È il tempo dei costruttori per il futuro dell’Italia – Alcide De Gasperi
Cosa voglia dire essere costruttori in questo tempo di crisi, guerra e grandi cambiamenti è una domanda su cui l’Associazione Nuova Generazione sta ragionando, attraverso un percorso di approfondimento sui costruttori dell’Italia del passato.
La prima tappa di questo percorso è dedicata ad Alcide De Gasperi, la cui figura è presentata dal professor Marcello Croce.
Alcide De Gasperi (Pieve Tesino, 3 aprile 1881 – Borgo Valsugana, 19 agosto 1954), politico italiano, fondatore del partito Democrazia Cristiana, Presidente del Consiglio di 8 successivi governi di coalizione da dicembre 1945 ad agosto 1953.
Nato in Trentino, allora nella Cisleitania dell’Impero austro-ungarico, fu membro della Camera dei Deputati Austriaca per il collegio uninominale della Val di Fiemme nella Contea del Tirolo, poi esponente del Partito Popolare Italiano. Arrestato dai fascisti, visse emarginato durante la dittatura di Benito Mussolini, alla cui caduta riemerse come leader incontrastato del nuovo partito, la DC. Fu l’ultimo Presidente del Consiglio dei ministri del Regno d’Italia, sotto la monarchia di re Umberto II, poi brevemente capo provvisorio dello Stato dopo il referendum del 2 giugno 1946. Successivamente a tale incarico il 13 luglio gli venne affidato, da parte di Enrico De Nicola, il compito di formare un nuovo governo, diventando il primo Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana.
Reputato esponente di primo piano nella nascita della Repubblica Italiana, è considerato, assieme al connazionale Altiero Spinelli, ai francesi Robert Schuman e Jean Monnet, al tedesco Konrad Adenauer, all’olandese Johan Willem Beyen e al belga Paul-Henri Spaak, uno dei fondatori dell’Unione europea.
Devoto cattolico, la Chiesa cattolica lo ha insignito del titolo di servo di Dio nel 1993, quando ne venne avviata la causa di beatificazione.