fbpx

Covid-19: aggiornato il modulo di autocertificazione

Il ministero dell’Interno ha modificato ancora il modulo necessario per circolare alla luce delle indicazioni del decreto legge pubblicato giovedì 26 marzo in Gazzetta Ufficiale.

Il modulo è scaricabile sul sito del Viminale a questo link.

Le novità contenute nell’ultima versione:

– Il riferimento al decreto legge del 25 marzo 2020


Il nuovo modello cita il decreto legge n. 19 del 25 marzo 2020 pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Nel documento, da compilare, firmare e consegnare in caso di controllo, la prima dichiarazione da sottoscrivere è di non essere sottoposti alla misura della quarantena né di essere risultati positivi al coronavirus.

– Dichiarare di essere a conoscenza delle nuove misure


Nel secondo punto del modulo si afferma di «essere a conoscenza delle misure di contenimento del contagio vigenti alla data odierna e adottate ai sensi degli articoli 1 e 2» del decreto legge. Tanto per esser chiari, lo stampato ricorda che le disposizioni riguardano «le limitazioni alla possibilità di spostamento delle persone fisiche all’interno di tutto il territorio nazionale».

– Specificare i “casi di necessità”


Il nuovo testo specifica quando si configura il caso di necessità: spostamenti all’interno del comune, o che rivestono carattere di quotidianità o che «siano effettuati abitualmente in ragione della brevità delle distanze da percorrere». Nella dichiarazione che chiude il modello si deve specificare anche la reale motivazione dello spostamento: lavoro presso …, devo effettuare una visita medica, urgente assistenza a congiunti o a persone con disabilità, esecuzione di interventi assistenziali in favore di persone in grave stato di necessità, obbligo di affidamento di minori, denunce di reati, rientro dall’estero e altri motivi particolari.

– Dichiarare di conoscere le norme della propria Regione


Occorre dichiarare di essere a conoscenza «delle ulteriori limitazioni» disposte dai presidenti delle Regioni. In caso di trasferimento da una regione all’altra bisogna indicare sia quella di partenza sia quella di arrivo. Le ordinanze sono ormai numerose e spesso prevedono limitazioni ancora più severe rispetto alle nuove multe stabilite dal decreto legge.